Ambiente, scuola e salute: 20 anni di impegno di S.E.S.A. Spa per l’Africa

Ambiente, scuola e salute: 20 anni di impegno di S.E.S.A. Spa per l’Africa

Un impegno a tutto tondo, che ha coinvolto in prima persona anche l’ingegner Angelo Mandato, concretizzatosi nel 2006 con il dono alla municipalità ivoriana di 1 camion, 3 camioncini e 500 bidoni per avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, e proseguito negli anni con il supporto a iniziative solidali e a campagne di educazione ambientale.

Sono ormai vent’anni che S.E.S.A Spa collabora con la Comunità Abele di Grand Bassam e con l’amministrazione comunale dell’ex capitale della Costa d’Avorio per migliorare la qualità della vita della popolazione. Un impegno che Carlo Bovo, già responsabile della Comunità Abele a Grand Bassam e oggi referente dei progetti solidali di S.E.S.A. in Costa d’Avorio, ci aiuta a ripercorrere.

A metà giugno Bovo ha accompagnato a Grand Bassam il direttore generale di Savno Gianpaolo Vallardi e la presidente di S.ES.A., Silvia Ruzzon, che hanno incontrato l’amministrazione comunale per un confronto sulla raccolta differenziata e sulle strategie di sensibilizzazione della popolazione locale su questo tema. Il viaggio in Costa d’Avorio è avvenuto a un anno di distanza dalla partecipazione di una delegazione di S.E.S.A. al 40° di presenza operativa della Comunità Abele di don Luigi Ciotti in terra ivoriana: “In quella occasione è emerso come sia stato importante il ruolo di supporto che, in questi 20 anni, ha rivestito S.E.S.A. nel concorrere alla realizzazione di attività di prevenzione e cura delle malattie più ricorrenti, attraverso la fornitura di farmaci e l’assistenza medico-infermieristica – spiega Carlo Bovo -. Per concorrere alla prevenzione di malattie, va ricordata l’azione intrapresa da S.E.S.A. su richiesta della Municipalità di Grand Bassam per avviare la raccolta dei rifiuti grazie al dono, nel 2006, di un primo camion, di 3 camioncini e di 500 bidoni. Queste donazioni hanno permesso di avviare una prima raccolta dei rifiuti in quella città. In questi 20 anni i risultati positivi sono molto evidenti”.

L’impegno di S.E.S.A. in Costa d’Avorio, che ha visto il coinvolgimento diretto anche dell’ingegner Angelo Mandato, è proseguito negli anni, concretizzandosi in iniziative di sostegno all’ambulatorio medico, alle scuole professionali, al centro di alfabetizzazione della Comunità Abele. La Società, inoltre, collabora con l’amministrazione comunale di Grand Bassam per favorire l’attivazione di adeguate metodologie per la raccolta dei rifiuti.

“Nella recente visita – prosegue Bovo – S.E.S.A. ha dato disponibilità per offrire un parere tecnico per l’elaborazione di materiale informativo, rivolto alle scuole, e per l’invio di attrezzatura per la raccolta rifiuti, che possa permettere ai servizi comunali di rispondere alle emergenze nella raccolta, che risulta molto deficitaria a causa del rapido sviluppo della città, passata in pochi anni da 70.000 a più di 130.000 abitanti. Questa missione è risultata molto efficace e produttiva. Concorrere al bene comune, anche in territori lontani, è il modo di alzare lo sguardo oltre le nostre preoccupazioni per sentirci parte di un mondo che è terra nostra”.

Un impegno a tutto tondo, che ha coinvolto in prima persona anche l’ingegner Angelo Mandato, concretizzatosi nel 2006 con il dono alla municipalità ivoriana di 1 camion, 3 camioncini e 500 bidoni per avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, e proseguito negli anni con il supporto a iniziative solidali e a campagne di educazione ambientale.

Sono ormai vent’anni che S.E.S.A Spa collabora con la Comunità Abele di Grand Bassam e con l’amministrazione comunale dell’ex capitale della Costa d’Avorio per migliorare la qualità della vita della popolazione. Un impegno che Carlo Bovo, già responsabile della Comunità Abele a Grand Bassam e oggi referente dei progetti solidali di S.E.S.A. in Costa d’Avorio, ci aiuta a ripercorrere.

A metà giugno Bovo ha accompagnato a Grand Bassam il direttore generale di Savno Gianpaolo Vallardi e la presidente di S.ES.A., Silvia Ruzzon, che hanno incontrato l’amministrazione comunale per un confronto sulla raccolta differenziata e sulle strategie di sensibilizzazione della popolazione locale su questo tema. Il viaggio in Costa d’Avorio è avvenuto a un anno di distanza dalla partecipazione di una delegazione di S.E.S.A. al 40° di presenza operativa della Comunità Abele di don Luigi Ciotti in terra ivoriana: “In quella occasione è emerso come sia stato importante il ruolo di supporto che, in questi 20 anni, ha rivestito S.E.S.A. nel concorrere alla realizzazione di attività di prevenzione e cura delle malattie più ricorrenti, attraverso la fornitura di farmaci e l’assistenza medico-infermieristica – spiega Carlo Bovo -. Per concorrere alla prevenzione di malattie, va ricordata l’azione intrapresa da S.E.S.A. su richiesta della Municipalità di Grand Bassam per avviare la raccolta dei rifiuti grazie al dono, nel 2006, di un primo camion, di 3 camioncini e di 500 bidoni. Queste donazioni hanno permesso di avviare una prima raccolta dei rifiuti in quella città. In questi 20 anni i risultati positivi sono molto evidenti”.

L’impegno di S.E.S.A. in Costa d’Avorio, che ha visto il coinvolgimento diretto anche dell’ingegner Angelo Mandato, è proseguito negli anni, concretizzandosi in iniziative di sostegno all’ambulatorio medico, alle scuole professionali, al centro di alfabetizzazione della Comunità Abele. La Società, inoltre, collabora con l’amministrazione comunale di Grand Bassam per favorire l’attivazione di adeguate metodologie per la raccolta dei rifiuti.

“Nella recente visita – prosegue Bovo – S.E.S.A. ha dato disponibilità per offrire un parere tecnico per l’elaborazione di materiale informativo, rivolto alle scuole, e per l’invio di attrezzatura per la raccolta rifiuti, che possa permettere ai servizi comunali di rispondere alle emergenze nella raccolta, che risulta molto deficitaria a causa del rapido sviluppo della città, passata in pochi anni da 70.000 a più di 130.000 abitanti. Questa missione è risultata molto efficace e produttiva. Concorrere al bene comune, anche in territori lontani, è il modo di alzare lo sguardo oltre le nostre preoccupazioni per sentirci parte di un mondo che è terra nostra”.