S.E.S.A. Academy a supporto dell’attività didattica

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S.E.S.A. Academy a supporto dell’attività didattica
31 GENNAIO 2025

Le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, diramate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, stabiliscono che durante l’anno scolastico vengano proposte agli studenti, tra le altre, anche attività didattiche orientate all’educazione ambientale. Sono numerose le scuole della Bassa Padovana che richiedono il supporto di S.E.S.A. Academy, il settore aziendale dedicato all’educazione ambientale, per promuovere iniziative mirate, rivolte ai propri allievi. Una collaborazione proficua, come spiega la professoressa Mariapia Borghesan, insegnante di matematica e scienze alla scuola secondaria di primo grado di Merlara dell’Istituto comprensivo “Comuni della Sculdascia”, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali: “La collaborazione con S.E.S.A. è iniziata nel 2018 quando ho partecipato con la scuola al progetto europeo OSOS (Open Schools for Open Societies, ovvero Scuole aperte per società aperte ndr). Il bando del progetto richiedeva di coinvolgere nell’attività didattica ordinaria enti e personale esterno alla scuola, in modo che ci fosse un interscambio di idee. Io volevo fare un progetto di educazione ambientale e, parlando con l’allora sindaco, mi era stato consigliato di interpellare S.E.S.A. Sono così entrata in contatto con Werner Zanardi (referente di S.E.S.A. Academy ndr) ed è iniziata la collaborazione con S.E.S.A. che prosegue tuttora”.

In cosa consisteva il progetto del bando OSOS?

Il bando chiedeva di individuare un problema locale e di suggerire delle soluzioni per risolverlo coinvolgendo soggetti esterni: istituzioni, enti, famiglie. Noi abbiamo scelto la problematica dell’inquinamento non solo perché viviamo nella Pianura Padana, ma anche perché le nostre zone sono interessate dall’inquinamento da Pfas. Così abbiamo dato vita al progetto dal titolo “Coltiviamo il futuro”, che abbiamo portato avanti per due anni. La nostra è stata una delle dieci scuole italiane a partecipare al bando internazionale OSOS.

Quali laboratori avete proposto con S.E.S.A. nell’ambito del progetto?

S.E.S.A. ci ha aiutato nella realizzazione dell’orto a scuola, fornendoci anche i cassoni e il compost. Sono stati fatti laboratori sul riciclo dei materiali. Werner è venuto più volte a parlare agli studenti di raccolta differenziata, economia circolare, trattamento dei rifiuti e compostaggio. Abbiamo anche fatto un incontro aperto alla popolazione di Merlara sul compost e il suo utilizzo. Quando il progetto si è chiuso, abbiamo continuato a mettere in atto le buone pratiche che erano emerse, ad esempio proponiamo ancora l’orto a scuola, la festa delle api e quella degli alberi con la collaborazione del comune, fortemente coinvolto in questa attività, di S.E.S.A. e di altri enti. Lo scopo del progetto era di innescare collaborazioni che durassero nel tempo, una di queste è quella con S.E.S.A. per le attività di educazione ambientale.

Qual è la risposta dei ragazzi alle iniziative di educazione ambientale?

La risposta è buona. I ragazzi apprezzano quando si fa qualcosa che non sia la normalissima attività didattica e si dà loro la possibilità di sperimentare qualcosa di diverso. Una cosa che a loro piace e li coinvolge moltissimo è seminare, per poi seguire la crescita di quello che hanno piantato. I laboratori sono sempre molto seguiti, i ragazzi sono interessati, perché è un modello di apprendimento che per loro è più motivante.

 Il suo progetto “Coltiviamo il futuro” è pubblicato in vari siti internet europei specializzati nel promuovere e condividere le migliori pratiche di insegnamento, cito ad esempio il portale “prepsoil.eu” dedicato alla missione dell’UE “Un accordo per il suolo per l'Europa” incentrata sul far conoscere e diffondere l’importanza del suolo (link: prepsoil.eu/best-teaching-practices/open-schools-open-societies) e il sito “schoolofthefuture.eu” (link: schoolofthefuture.eu/et/node/55), qual è il suo pensiero al riguardo?

Tutto ciò mi rende felice, perché penso di aver fatto qualcosa di buono. Sono soddisfazioni che, come insegnante, si ha piacere di avere. Io cerco di fare il possibile per essere professionalmente valida e per formarmi. Sono molto orgogliosa e sono grata a chi mi ha aiutato in questo. Devo ringraziare S.E.S.A. per l’aiuto che mi ha dato, i sindaci, i ragazzi, le famiglie e tutti coloro che in diversi modi collaborano. Se c’è collaborazione i risultati si vedono ed è più facile ottenerli. Ben vengano le organizzazioni, e S.E.S.A. è una di queste, che ci danno supporto, perché la collaborazione didattica ci serve: può essere semplicemente a livello di materiale, o di competenza tecnica, o di un laboratorio con mezzi che magari tu, come scuola, non hai, ma soprattutto perché fornisce punti di vista e contributi diversi e questo arricchisce l’offerta didattica.

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