News e comunicazioni

SESA Spa di Este e l’Ingegner Angelo Mandato vogliono sottolineare l’importanza delle bioplastiche grazie al servizio di Quasar, programma di approfondimento RAI

SESA Spa di Este e l’Ingegner Angelo Mandato vogliono sottolineare l’importanza delle bioplastiche grazie al servizio di Quasar, programma di approfondimento RAI

SESA Spa di Este da sempre si impegna nel trasformare la frazione organica in risorse quali compost ed energia e le tecnologie e i processi utilizzati rendono possibile anche il compostaggio delle bioplastiche, materiali sempre più importanti, e così vuole introdurre l’argomento l’Ingegner Angelo Mandato: “La raccolta differenziata fatta bene utilizzando imballaggi in bioplastica è molto importante per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. L’innovativa tecnologia di SESA Spa trasforma i rifiuti organici in risorse: energia elettrica, teleriscaldamento, ammendanti e oggi riusciamo a recuperare anche la CO2.”

Nella puntata andata in onda il 20 maggio, Marita Langella, giornalista del programma RAI “Quasar”, ha visitato lo stabilimento di SESA Spa di Este per mostrare come le bioplastiche compostabili, alla fine del loro ciclo di vita, vengono convertite in concime e biogas. “Quasar” è un programma dedicato alla “lettura” in chiave scientifica di grandi temi di attualità come la transizione ecologica, l’intelligenza artificiale, la conversione energetica, la sostenibilità ambientale e l’economia circolare; proprio quest’ultima è il concetto base dell’approfondimento RAI riguardante Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

Il processo di digestione anaerobica sta alla base del compostaggio del rifiuto organico

Marco Versari, Presidente del consorzio Biorepack, ha accompagnato la giornalista Langella all’interno degli impianti di SESA Spa dove arrivano gli imballaggi in plastica biodegradabile compostabile che vengono raccolti assieme alla frazione organica. Tramite processi particolari, si trasformano in compost, un fertilizzante ammendante, in biogas, in energia, e persino in Co2 che ha un utilizzo alimentare per le bevande. Così Versari sottolinea questo processo: “[Questo impianto] è un bellissimo esempio di economia circolare e di bioraffineria”.

La visita allo stabilimento di SESA Spa prosegue con le spiegazioni di Werner Zanardi, tecnico dell’impianto estense e della gestione dei rifiuti, che spiega come, tramite il processo di digestione anaerobica e compostaggio che sfruttano l’attività microbica, l’umido si può trasformare in varie risorse importantissime.

Tutte le bioplastiche sono compostabili ma devono essere certificate e a norma di legge

L’attenzione si sposta sugli imballaggi in bioplastica compostabile, ponendo l’accento proprio sul fatto che possono venir trasformati in compost come il rifiuto organico più classico; così spiega Zanardi: “[Gli imballaggi rigidi] come i sacchetti si compostano e si recuperano nel nostro processo. È un processo di tipo integrato dove sfruttiamo la tecnologia della digestione anaerobica e del compostaggio tutto grazie all’attività microbica.”

Versari fa poi notare che: “Ci sono due tipi di sacchetti fuorilegge, quelli in plastica tradizionale, e purtroppo ce ne sono molti, e poi ci sono sacchetti che riportano la scritta biodegradabile ma biodegradabili non sono.” Infatti lo scopo del consorzio Biorepack è proprio di controllare la bontà di questi imballaggi biodegradabili oltre a raggiungere obiettivi numerici importanti per far sì che venga rispettato il concetto di economia circolare. Occorre fare molta attenzione ai materiali biodegradabili che quotidianamente vengono utilizzati in casa per la raccolta dell’umido o che vengono gettati nell’organico perché solamente quei materiali che riportano lo standard Europeo e il marchio dell’ente certificatore possono poi essere trasformati in compost di qualità senza rischiare di contaminarlo.

 Il Presidente Versari conclude poi con una nota molto positiva, affermando: “L’Italia è il paese d’Europa che raccoglie più frazione organica.” L’utilizzo delle bioplastiche compostabili va di pari passo con i concetti di innovazione e ricerca tecnologia che sicuramente stanno alla base dell’economia circolare. Occorre però promuovere sempre più il corretto conferimento nell’organico delle bioplastiche e, di conseguenza, la riduzione dei materiali estranei non compostabili.

Di seguito potete vedere l’estratto del servizio andato in onda sui canali RAI dedicato a SESA Spa e a Biorepack.

Torna in alto