Promuovendo la sostenibilità: educazione e innovazione ambientale con S.E.S.A. Academy

Nell’ambito del progetto formativo S.E.S.A. Academy, progetto che rientra nell’iniziativa Educazione Ambientale, SESA Spa ha promosso un incontro con le scuole superiori di Este, focalizzando l’attenzione sulle emergenze globali come l’obesità, lo spreco alimentare e le disuguaglianze. Gli studenti hanno esplorato l’innovazione ambientale nel comparto agroalimentare, discutendo delle sfide e delle soluzioni proposte dagli esperti dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Un miliardo di persone nel mondo è obeso o gravemente sovrappeso, una piaga che, negli ultimi anni, sta crescendo notevolmente in particolare tra i più giovani, in Italia e nel mondo. Centoventisette chilogrammi di cibo pro-capite vengono sprecati in Europa ogni anno, mentre milioni di persone, in altre parti del mondo, vivono drammatiche situazioni di insicurezza alimentare.

Il contributo dell’agricoltura italiana alle emissioni climalteranti rappresenta il 7%, un dato che rende il nostro Paese virtuoso rispetto a molti altri ma che comunque testimonia visibilmente la necessità di proseguire lungo la strada della riduzione degli impatti ambientali della produzione di cibo.

Nutrire il futuro: S.E.S.A. Academy promuove la consapevolezza ambientale e alimentare tra i giovani di Este

Il crescente problema dell’obesità e del sovrappeso, unito a una agricoltura poco sostenibile, allo spreco alimentare e alla disuguaglianza alimentare dei paesi più poveri, richiama con urgenza l’attenzione su una sfida globale cruciale. Proprio per far capire ai giovani l’importanza di questi temi, attraverso il progetto formativo S.E.S.A. Academy, SESA Spa ha promosso e organizzato un incontro con le scuole superiori di Este.

All’interno della cornice del teatro dei Filodrammatici, il 7 marzo scorso, sono stati approfonditi con gli studenti i risultati emersi dalla ricerca dell’Università Ca’ Foscari Venezia sul tema Innovazione ambientale e digitale per la sostenibilità dei modelli di business del food, oggetto di un convegno nazionale tenutosi a Venezia a giugno 2023.

A presentare la ricerca agli studenti sono stati i professori Christine Mauracher e Vladi Finotto che fanno parte del team dell’Agrifood Management and Innovation Lab, un dipartimento dell’università veneziana che mira a sviluppare un mix di attività di ricerca di base e applicata relativa al management e all’innovazione del comparto agroalimentare, che rappresenta uno dei settori più vitali dell’economia nazionale e ha un peso rilevante nel tessuto economico regionale.

Verso una sostenibilità agroalimentare: prospettive e soluzioni dalla conferenza con i professori di Ca’ Foscari

I professori dell’Università Ca’ Foscari hanno voluto dare agli studenti un quadro aggiornato delle diverse emergenze che riguardano proprio il comparto agroalimentare quando si tratta di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. In un secondo momento hanno proseguito ragionando con gli alunni delle scuole superiori sulle possibili vie d’uscita.

I professori hanno sottolineato le opportunità offerte da comportamenti di consumo sempre più incentrati sulla sostenibilità, come la richiesta di cibo a km 0, biologico e certificato. Passando dall’altro lato del mercato, i processi produttivi, hanno voluto porre l’attenzione su quanto e in quali situazioni le tecnologie digitali, dalla Smart agriculture all’IOT, dai social media all’e-commerce, possano aiutare l’intero settore a diventare più sostenibile. Queste tecnologie possono far sì che il settore agroalimentare diventi capace di intercettare le nuove domande di quei consumatori che vorrebbero adottare comportamenti virtuosi ma che reclamano maggiore informazione, accompagnamento e trasparenza.

Formazione per la sostenibilità: S.E.S.A. Academy guida gli studenti estensi verso l’innovazione e l’educazione ambientale

Infine, si è dato agli studenti delle scuole estensi un “programma” di lavoro. I docenti dell’Agrifood Management and Innovation Lab hanno evidenziato l’importanza delle giovani generazioni poiché, se decideranno di svolgere un ruolo attivo, da professionisti, nello sviluppo sostenibile del comparto, sarà loro responsabilità saper comunicare con rigore e chiarezza il valore degli investimenti in sostenibilità delle imprese della filiera. L’obiettivo è di evitare effetti di spaesamento di consumatori incapaci di distinguere approcci seri e fondati da iniziative di greenwashing.

In seconda istanza, a loro spetterà iniettare, nel tessuto di imprese prevalentemente di piccole dimensioni del territorio, nuovi modi di ragionare e nuove sensibilità verso strumenti digitali a supporto della produzione e della comunicazione.